Il nuovo lockdown a Shanghai e gli effetti sulle spedizioni via mare

Pubblicato il: 7 Giugno 2022
Categoria: Archive

Con un nuovo picco di casi di COVID-19 che ha colpito la città cinese di Shanghai, le rotte e le attività commerciali marittime stanno vivendo una ripetizione delle sfide che si erano presentate all’apice della pandemia. Vediamo i dati più recenti sull’impatto di questa nuova crisi sanitaria sui modelli di navigazione mondiali.

Il lockdown più severo dall’inizio della pandemia

Le attuali restrizioni attuate dal governo cinese a Shanghai sono le più severe dall’inizio della pandemia, con chiusure di massa e attività di tracciamento volte a fermare la nuova diffusione del virus. Le chiusure totali o parziali interessano 193 milioni di persone in 23 città cinesi: Shanghai è la più colpita dalle misure di protezione, mentre Dalian, Tianjin, Ningbo, Xiamen, Dongguan e la provincia del Guangdong la seguono a ruota.

Inizialmente, il nuovo picco di COVID-19 ha colpito più i mercati interni cinesi che il trasporto marittimo internazionale, ma con diverse fonti che citano tra i 18 e i 26 mila casi confermati nella sola area di Shanghai, i modelli iniziano ad assomigliare a quelli visti nel 2020: le spedizioni vengono ritardate e, se le restrizioni non vengono allentate presto, la conseguenza immediata sarà una diminuzione del traffico marittimo nell’area, che poi tornerà a salire una volta che le cose saranno tornate alla normalità, causando probabilmente una nuova ondata di congestione.

Non solo navi

Al suo massimo, Bloomberg ha stimato una coda di 477 navi portacontainer in attesa di accedere al porto internazionale di Shanghai, una cifra che è diminuita non appena le navi hanno iniziato a essere reindirizzate verso altre località meno colpite. Essendo il più grande hub del commercio marittimo del Paese, tuttavia, Shanghai vanta strutture più avanzate ed efficienti rispetto alla maggior parte delle destinazioni alternative.

Tra la congestione che causa fino a due settimane di ritardo e la possibilità di costi aggiuntivi per il reindirizzamento o lo stoccaggio, il trasporto marittimo verso la Cina è attualmente una sfida su più livelli: il porto stesso è ancora parzialmente operativo, con i lavoratori che vivono in loco per evitare di dover fare avanti e indietro dalle loro case, ma su di loro le restrizioni stanno avendo un impatto maggiore rispetto al mero traffico delle navi.

Ai camion è vietato lasciare la città o entrarvi senza un permesso speciale temporaneo, valido solo per alcune rotte selezionate, il che, unito alla mancanza di camionisti disponibili, rende particolarmente difficile spostare le merci nell’entroterra del porto.

Anche lo spazio nei magazzini è limitato: i commercianti che hanno bisogno di spedire merci deperibili, in particolare, scopriranno che attualmente è difficile accedere alle prese elettriche a Shanghai per mantenere le merci refrigerate.

Se la chiusura di Shanghai ha un impatto diretto o indiretto sulla vostra attività, continuate a seguirci per ricevere aggiornamenti: noi di Global Shipping siamo orgogliosi di tenervi informati sul modo in cui gli eventi attuali stanno influenzando il settore del commercio e delle spedizioni.

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