REX vs Esportatore Autorizzato: differenze e similitudini

Pubblicato il: 11 Dicembre 2023
Categoria: Spedizioni

Oggi ci concentriamo sulle differenze e sulle similitudini tra il sistema REX (Registered Exporter) e l’Esportatore Autorizzato.

Queste due opzioni sono fondamentali per semplificare le operazioni di esportazione e garantire un flusso commerciale e di spedizione fluido e efficiente.

Cosa significa REX, Registered Exporter

Il REX è un sistema creato dall’Unione Europea per semplificare le procedure di origine nelle transazioni commerciali con paesi beneficiari di accordi commerciali preferenziali.

In pratica è un sistema di certificazione dell’origine delle merci basato su un principio di autocertificazione. L’origine delle merci viene dichiarata dagli stessi operatori economici con le dichiarazioni di origine. Per avere diritto a rilasciare una dichiarazione d’origine, un’azienda deve essere registrata, dalle autorità competenti, in una banca dati: in questo modo diventa un “esportatore registrato”.

Per applicare efficacemente il sistema REX è necessario soddisfare alcuni prerequisiti, come presentare una dichiarazione di impegno che prevede la cooperazione amministrativa del sistema REX, e comunicare alla commissione i recapiti delle autorità competenti che si occupano della registrazione degli esportatori e della cooperazione amministrativa.

Esistono degli accordi con alcuni paesi specifici che, attraverso il REX, semplificano e regolamentano le procedure di trasporto di alcune merci fuori dall’Europa, dirette ad esempio in Giappone, Corea del Sud, Vietnam, Singapore, Ghana, Costa d’Avorio, Regno Unito, e altri paesi del sud e dell’est Africa.

Esportatore Autorizzato: caratteristiche

L’Esportatore Autorizzato è un’altra opzione cruciale per agevolare le attività di esportazione, perché consente alle aziende, sia produttrici che commerciali, di poter attestare l’origine preferenziale direttamente sulla fattura indipendentemente dal valore dei prodotti esportati. Questo tipo di autorizzazione permette di evitare la richiesta di certificato EUR1, così da poter rendere più snella la procedura di esportazione.

Obblighi di legge

È obbligatorio essere esportatore autorizzato quando si vuole dichiarare l’origine preferenziale UE dei propri prodotti, per forniture superiori a 6.000 €  verso Corea del Sud, Singapore e altri stati che prevedono l’obbligo negli accordi bilaterali siglati con l’Unione Europea.

È obbligatorio essere iscritti alla banca REX, e quindi essere esportatore registrato, quando si vuole dichiarare l’origine preferenziale UE dei propri prodotti, per forniture superiori a 6.000 €, verso Gran Bretagna, Canada, Giappone, Vietnam e altri stati che prevedono questo obbligo.

Differenze e Similitudini

Entrambi i sistemi mirano a semplificare le procedure doganali, consentendo agli esportatori di beneficiare di riduzioni tariffarie o esenzioni.

Ci sono alcune differenze operative, ad esempio:

– L’iscrizione alla banca dati REX è immediata, mentre il rilascio dell’autorizzazione segue un’istruttoria.

– La Banca dati REX presuppone un’unica registrazione, valida per tutte le nazioni che aderiscono a questo sistema; per ottenere lo status di esportatore autorizzato è invece necessaria una domanda per ogni paese e, salvo i casi in cui è obbligatoria, viene generalmente rilasciata solo se le esportazioni verso quel paese non sono occasionali.

Entrambe prevedono un audit doganale che ha lo scopo di accertare l’affidabilità dell’operatore, la conoscenza della normativa in materia di origine preferenziale, la formazione delle risorse impiegate e l’adeguatezza dell’impianto contabile e amministrativo alla documentazione dell’origine.

Le due procedure quindi presentano alcune differenze chiave nei requisiti e nelle modalità di richiesta.

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